Per il glifosato, uno dei principi attivi maggiormente utilizzati nei pesticidi come erbicida o diserbante, era stata presentata dalla Germania una proposta di revisione della classificazione armonizzata. Il RAC (Committee for Risk Assessment) ha tuttavia concluso che la classificazione corrente per gravi danni oculari (H318) e tossicità per l’ambiente acquatico con effetti di lunga durata (H411), dovrebbe essere conservata.
Il comitato, basandosi su una vasta gamma di dati scientifici e diversi commenti ricevuti durante le consultazioni, e applicando i criteri di classificazione di cui al Regolamento CLP, ha concluso che una classificazione per tossicità per organi bersaglio specifici o come sostanza cancerogena, mutagena o reprotossica non è applicabile.
Il nuovo parere del RAC è coerente con la proposta dei quattro Stati membri che stanno attualmente valutando il glifosato (Svezia, Francia, Ungheria e Paesi Bassi), nonché con il parere del RAC del 2017.
Il parere adottato sarà pubblicato sul sito web dell’ECHA e inviato alla Commissione europea e all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) entro la metà di agosto. L’EFSA effettuerà la sua valutazione del rischio per il glifosato, che dovrebbe essere pronta nel luglio 2023.
La Commissione europea analizzerà poi le conclusioni dell’EFSA e la relazione di valutazione del rinnovo preparata da Svezia, Francia, Ungheria e Paesi Bassi. La Commissione presenterà quindi agli Stati membri una relazione e una bozza di regolamento per decidere se l’approvazione del glifosato potrà essere rinnovata o meno.
Sul sito di ECHA è possibile accedere al Q&A relativo al glifosato per ottenere maggiori informazioni.
