I PFHxA, un sottogruppo delle sostanze per- e polifluoroalchile (PFAS), noti per la loro persistenza e mobilità, sono ampiamente utilizzati in svariate tipologie di prodotti, come carta e cartone a contatto con gli alimenti, tessuti per dispositivi di protezione individuale, tessuti per la casa, schiume antincendio, ecc.

Queste sostanze a catena corta (C6) hanno gradualmente sostituito, o sostituiranno, molte sostanze a catena lunga (C8 – C14) che saranno prossimamente soggette a restrizioni (ad esempio PFOA e PFCA).

Visti i rischi correlati ai PFAS, la Commissione Europea si sta impegnando nella loro graduale eliminazione, autorizzandone l’utilizzo unicamente laddove sia dimostrato che tali sostanze sono insostituibili ed essenziali per la società.

Il Comitato di analisi socio-economica (SEAC) ha adottato un parere finale sulla proposta di restrizione, riguardante la fabbricazione, l’uso e l’immissione sul mercato dell’acido undecafluoroesanoico (PFHxA), i suoi Sali e le sostanze correlate, presentata dalla Germania.

Il RAC (Comitato per la valutazione dei rischi) aveva già espresso la sua opinione a giugno 2021. Tuttavia, a causa delle modifiche proposte da quest’ultimo nel suo parere e della necessità di valutare i numerosi commenti raccolti durante la consultazione pubblica, erano stati messi a disposizione del SEAC tre mesi aggiuntivi per raggiungere una decisione.

Il SEAC ritiene che sia necessaria un’azione a livello europeo per affrontare i rischi per la salute umana e l’ambiente derivanti dai PFHxA. La commissione è pertanto favorevole all’applicazione di una restrizione univoca per tutti i paesi dell’UE, ma ha concluso che, visto l’incertezza nelle informazioni a disposizione, questa non possa essere di carattere generale e quindi applicata indistintamente a tutti gli usi indicati nella proposta. Il SEAC ha evidenziato la necessità di limitare l’utilizzo dei PFHxA soprattutto nei prodotti ad uso consumatore (per esempio nel settore dell’abbigliamento, dei materiali a contatto con gli alimenti della carta in carta o cartone e nel settore cosmetico).

Peter Van der Zandt, direttore per la gestione dei rischi dell’ECHA, afferma: “L’intero gruppo PFAS è da tempo una preoccupazione crescente. Nell’Unione europea sono già stati limitati vari gruppi, mentre alcuni sono vietati a livello mondiale. L’anno prossimo ci aspettiamo che cinque paesi presentino le proposte di restrizione per i PFAS nelle schiume antincendio e la proposta riguardante l’intera classe PFAS, relativa ad oltre 4.000 sostanze chimiche. La valutazione di grandi gruppi di sostanze chimiche con molti usi e con un notevole contributo dei soggetti interessati è una sfida per i nostri comitati, ma hanno dimostrato la capacità di adattare il loro modo di lavorare. Questo è un bene per il futuro, in quanto sempre più proposte di restrizione riguarderanno gruppi di sostanze.”

Durante le riunioni il SEAC ha inoltre adottato vari pareri relativamente alle proposte di restrizione, autorizzazione e classificazione ed etichettatura armonizzate. Maggiori informazioni su questi e altri argomenti si possono trovare a questo link.

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